Immigrazione in Italia: le modalità
Immigrazione in Italia, le modalità
La legislazione italiana prevede diverse modalità di immigrazione:
Quote previste dal Decreto Flussi
Il decreto flussi determina le quote, ossia la quantità numerica di domande accettate a seconda delle categorie di ingresso e dei paesi che abbiano patti a tal fine. Gli accessi determinati dal decreto flussi sono:
✓ le quote di ingresso per lavoro subordinato stagionale, che possono essere limitate a certe categorie di lavoro e solo di carattere stagionale;
✓ le quote di ingresso per lavoro subordinato non stagionale, che possono essere limitate a certe categorie di lavoro;
✓ le quote di ingresso per lavoro autonomo (varie categorie);
✓ le quote di ingresso per categorie particolari di cittadini non comunitari.
Come fare domanda per il decreto flussi?
Procedura di richiesta online e indicazioni per i click-day
La domanda per poter rientrare nelle quote sopra elencate va richiesta online, tramite il lo sportello unico immigrazione al seguente link . Ogni anno verranno comunicate tramite circolare tutte le indicazioni per partecipare ai click-day.
Scadenze e avvisi relativi alla presentazione delle istanze
Nel 2024, ad esempio, sono state disponibili 151.000 quote per lavoratori non comunitari in Italia: 61.250 per lavoro subordinato non stagionale, 700 per lavoro autonomo e 89.050 per lavoro subordinato stagionale. È stato possibile compilare i moduli di domanda tramite Spid o Cie sul portale Servizi Ali, 24 ore su 24 fino al 24 marzo. Le istanze, trasmesse esclusivamente online tramite Spid o Cie, hanno avuto scadenze differenziate: dal 18 marzo per il lavoro subordinato non stagionale, dal 21 marzo per altre categorie, e dal 25 marzo per il lavoro subordinato stagionale, fino al 31 dicembre 2024. Se l’istanza non rientra nelle quote disponibili, il datore di lavoro riceverà l’avviso sul portale Servizi.
Come ottenere il visto per persone rientranti nelle quote del decreto flussi?
Dopo la pubblicazione del Decreto Flussi, il datore di lavoro o il cittadino straniero che vuole lavorare in Italia deve richiedere il nulla osta al lavoro allo Sportello Unico per l’Immigrazione. Questo documento è necessario per ottenere il visto d’ingresso. La richiesta si effettua online sul sito del Ministero dell’Interno, dove è disponibile anche una guida dettagliata. Dopo la presentazione della richiesta, lo Sportello Unico verifica e invia il nulla osta alla rappresentanza diplomatica italiana nel paese di origine del cittadino straniero, che rilascerà il visto per l’ingresso in Italia.
Cosa fare in caso di richiesta di ingresso in Italia al di fuori delle quote del Decreto Flussi?
La richiesta di ingresso in Italia per individui che non rientrano nelle quote del Decreto Flussi può avvenire in due modalità: tramite una domanda posta in Italia dal cittadino sul territorio, oppure tramite una domanda che il cittadino che deve entrare pone direttamente al Consolato italiano all’estero. I principali motivi di ingresso sono:
Il ricongiungimento familiare
Il ricongiungimento familiare, può avvenire sia tramite due cittadini non comunitari (procedura di ricongiungimento) sia tra un cittadino non comunitario ed uno comunitario o italiano (coesione familiare). Nel primo caso la domanda di nulla osta viene posta sempre online allo sportello SUI di riferimento. Nel secondo caso la domanda avviene da parte del cittadino non comunitario all’ufficio visti del Consolato italiano nel paese.
Per ottenere il ricongiungimenti familiare occorre dimostrare:
✓ La disponibilità di un alloggio conforme ai requisiti igienico sanitari e di idoneità abitativa accertati dai competenti uffici comunali. Si può dimostrare la disponibilità dell’alloggio presentando il contratto di proprietà o di affitto, il contratto di comodato d’uso o la dichiarazione di ospitalità da parte dell’ospitante ad ospitare i familiari che si intende ricongiungere.
✓ La disponibilità di un reddito minimo annuo derivante da fonti lecite e non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale (per il 2016 è di € 5.824,91) aumentato della metà dell’importo dell’assegno stesso per ogni familiare da ricongiungere. La quota relativa ai figli di età inferiore a 14 anni è in ogni caso limitata all’importo dell’assegno sociale anche se il loro numero è superiore a due.
✓ Nel caso di ricongiungimento di un genitore ultrasessantacinquenne, la disponibilità di un’assicurazione sanitaria o di altro titolo idoneo a garantire la copertura di tutti i rischi nel territorio nazionale, ovvero l’iscrizione del genitore stesso al SSN, previo pagamento di un contributo di importo fissato con decreto dal Ministero Lavoro-Salute.
Ai titolari dello status di rifugiato o protezione sussidiaria non è richiesta la dimostrazione della capacità economica né dell’idoneità dell’alloggio.
Ingresso per lavori particolari (art. 27)
L’ingresso per Lavori particolari (art. 27) è una speciale modalità riservata ad aziende e professionisti, dirigenti, manager, artisti, non è soggetta alle quote, ma necessita di una serie di garanzie e di documentazione che comprovi la domanda che l’ente o l’azienda che assume rivolgerà allo sportello SUI. Le categorie previste sono:
✓ Dirigenti o personale altamente specializzato di una società che ha un proprio distaccamento in Italia. Nella pratica è molto diffuso l’ottenimento di un permesso di soggiorno in qualità di direttore di un ufficio di rappresentanza di una società estera. La legge non richiede alcun particolare requisito né per la società madre, né per la direzione della rappresentanza, né per l’attività della rappresentanza stessa. Il fattore più importante è che la società estera versi regolarmente lo stipendio al direttore della rappresentanza.
✓ Lettori universitari di scambio o di madre lingua
✓ Professori universitari destinati a svolgere in Italia un incarico accademico
✓ Traduttori e interpreti;
✓ Collaboratori familiari al seguito;
✓ Personale in formazione;
✓ Lavoratori distaccati;
✓ Lavoratori marittimi;
✓ Lavoratori con contratto di appalto;
✓ Lavoratori dello spettacolo: lavoratori occupati presso circhi o spettacoli viaggianti all’estero; personale artistico e tecnico per spettacoli lirici, teatrali, concertistici o di balletto; ballerini, artisti e musicisti da impiegare presso locali di intrattenimento; artisti da impiegare da enti musicali teatrali o cinematografici o da imprese radiofoniche o televisive, pubbliche o private, o da enti pubblici, nell’ambito di manifestazioni culturali o folcloristiche;
✓ Sportivi professionisti
✓ Giornalisti accreditati
✓ Persone alla pari
✓ Infermieri professionali assunti presso strutture sanitarie pubbliche e private
Per ciascuna tipologia di lavoro deve essere allegata specifica documentazione su richiesta dello Sportello Unico. Lo Sportello Unico, acquisiti i pareri positivi della Questura e della Direzione Provinciale del Lavoro rilascia il nulla osta al lavoro al datore di lavoro che non può essere concesso per un periodo superiore a quello del rapporto di lavoro a tempo determinato con il limite massimo di due anni. L’eventuale periodo di proroga del nulla osta al lavoro, oltre l’originario limite di due anni, non può superare lo stesso termine di due anni. Il cittadino extracomunitario, una volta ricevuto dal datore di lavoro in originale il nulla osta, deve recarsi, entro 120 giorni dal suo rilascio, presso la Rappresentanza Diplomatica o Consolare italiana per richiedere il visto di ingresso per motivi di lavoro. Ottenuto il visto ed entrato in Italia, il lavoratore straniero deve recarsi presso lo Sportello Unico per sottoscrivere il contratto e richiedere il permesso di soggiorno per lavoro. L’ufficio, inoltre, gli rilascia i moduli compilati per la richiesta del permesso da presentare direttamente agli uffici postali abilitati.
Ingresso per studio
I cittadini stranieri devono richiedere il visto di studio all’Ambasciata o Consolato italiani nel loro paese. Entro 8 giorni dall’arrivo in Italia, devono chiedere il permesso di soggiorno, valido per un anno e rinnovabile previo superamento degli esami. È rinnovabile fino al terzo anno, anche per cambiare corso. Possono lavorare fino a 20 ore settimanali. Dopo la laurea, possono convertire il permesso di studio in permesso di lavoro, senza restrizioni temporali.
Lo studente straniero che consegue il diploma di laurea triennale o laurea specialistica, il dottorato o un master universitario di II livello, in assenza di un’occupazione, può iscriversi al Centro per l’Impiego per un periodo non superiore a dodici mesi e chiedere un permesso di soggiorno per attesa occupazione. La legislazione italiana riconosce piena parità dello studente straniero con lo studente italiano per tutte le misure a sostegno del diritto allo studio, incluse borse di studio, prestiti d’onore e servizi abitativi. Le legge prevede la possibilità per le Regioni di assicurare servizi di mensa gratuiti a studenti stranieri in condizioni disagiate. La certificazione delle condizioni economiche dello studente straniero viene rilasciata dall’autorità del paese di provenienza, con traduzione da parte della Rappresentanza italiana.
L’ingresso per Residenza Elettiva
Il permesso di soggiorno per residenza elettiva viene richiesto e ottenuto dagli stranieri che intendono stabilirsi o restare in Italia e dimostrino di potersi mantenere in modo autosufficiente senza svolgere alcuna attività lavorativa. Il permesso di soggiorno per residenza elettiva è rilasciabile al cittadino straniero titolare di un visto di ingresso per residenza elettiva, al cittadino straniero titolare di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato, autonomo o per motivi familiari, a titolo di conversione del permesso di soggiorno e al cittadino straniero “altro familiare” di cittadino comunitario.
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